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Quest’avventura è iniziata nel 2015, in un luogo abbandonato da tempo e che stava per essere dimenticato:
VILLA ALBRIZZI MARINI
Una meravigliosa villa veneta del ‘500 immersa in 9 ettari di parco e circondata da boschi e colline.

Un paradiso fuori dalla frenesia e dal cemento delle città

Arrivata agli ultimi proprietari in uno stato di totale abbandono, da spazio vuoto e incolto la Villa diventa luogo rigenerato e rigenerante dove la trascuratezza passata lascia spazio a idee e forme nuove di aggregazione, startup e piccole imprese.

Villa Albrizzi Marini è la prova che esiste un altro modo di approcciarsi alla rigenerazione urbana. Un modello che partendo dai princìpi di scambio, cooperazione e inclusione, finisce per essere una vera contro-proposta ai centri commerciali. Sia nell’offerta al pubblico, sia nella creazione di occupazione.

Un polo di aggregazione sociale e culturale

Villa Albrizzi Marini è la dimostrazione di come si può creare valore a partire da una mancanza di risorse economiche ma da una abbondanza di risorse umane. Con la forza delle idee e del lavoro di tante persone è stato ricostruito lo spazio che oggi ospita oltre 20 attività imprenditoriali etiche e sostenibili.

Tutte le realtà presenti in Villa hanno contribuito alla sistemazione e alla ristrutturazione dello spazio a loro dedicato in un ambiente di integrazione e aiuto che parte dalla cogestione dei costi fissi e arriva allo scambio di materiali, in un’ottica di economia ecologica e circolare.

La Villa propone un modello che segue logiche lontane dall’economia tradizionale. Ciò che è stato costruito diventa fondamentale non soltanto per creare occupazione, ma anche per attivare talenti, per dare la possibilità alle persone di ideare, elaborare ed avviare la propria attività. Prendono così avvio imprese che si diffondono proponendo un’offerta culturale ricca e variegata. 

La potenza dirompente generata da tutte le collaborazioni ha reso possibile la realizzazione e la crescita di progetti che altrimenti sarebbero rimasti solo idee.

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Piccoli passi, grandi risultati

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